Invasione spagnola dell'Inghilterra del 1597

Invasione spagnola dell'Inghilterra del 1597
parte della guerra anglo-spagnola (1585-1604)
Mappa del porto di Falmouth, in Cornovaglia
Data18 ottobre – 15 novembre 1597
LuogoCornovaglia, Galles, Canale della Manica
EsitoFallimento spagnolo:[1][2][3]
  • L'Armada viene colpita da una tempesta[4][5]
  • L'Inghilterra riesce a trovare l'Armada e la sconfigge[6][7]
  • Gli inglesi sconfiggono ciò che rimane dell'Armada[8][9]
Schieramenti
Comandanti
Effettivi
Flotta
44 galeoni
16 mercantili armati
52 hulk
24 trasporti[10][11][12]
Truppe
9634 soldati
4000 marinai[11]
Totale:
140 navi[13]
13.000[14]- 14.000 uomini[15]
Flotta:
12 navi (inizialmente) poi 120
navi (23 ottobre)[16]
Truppe:
500 (ottobre) giunte poi a
8000 (novembre)[17]
Perdite
6 navi catturate,
400 soldati catturati[9][16]
Nella tempesta:
22 navi affondate o distrutte
1,000 dead[15]
Totale:
28 navi,[18]
1500 tra morti e prigionieri[8][16]
1 brigantino a palo affondato[19]
Basse
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L'invasione spagnola dell'Inghilterra del 1597 (detta anche Armada spagnola del 1597) fu uno dei principali eventi bellici che ebbero luogo tra ottobre e novembre del 1597 come parte della Guerra anglo-spagnola (1585-1604).[20][21] L'armada era il terzo tentativo della Spagna di invadere le isole britanniche e venne predisposta da re Filippo II di Spagna come vendetta per l'attacco di Cadice successivo al fallimento della Seconda Armada spagnola mesi prima a causa di una tempesta.[22] L'Armada era comandata dall'Adelantado, Martín de Padilla, il quale sperava di intercettare e distruggere la flotta inglese al comando di Robert Devereux, II conte di Essex, di ritorno dalla sua spedizione nelle Azzorre.[4][23] Quando prese contatto col nemico, l'Armada si portò alla cattura dei porti importanti di Falmouth e Milford Haven che sarebbero stati utilizzati come base per l'invasione dell'Inghilterra.[24]

Quando gli spagnoli giunsero nel Canale della Manica, ad ogni modo, le navi vennero comunque disperse da una tremenda tempesta.[25] Malgrado ciò, alcune navi comunque riuscirono a spostarsi dal centro della tempesta e persino a sbarcare delle truppe sulle coste inglesi e gallesi.[26] La flotta inglese di ritorno, venne colpita anch'essa dalla medesima tempesta, ma era ignara del fatto che gli spagnoli li stessero per intercettare, riuscendo a giungere in Inghilterra con la perdita di una sola nave.[6][21] Padilla alla fine ordinò la ritirata in Spagna.[27][28] Le navi inglesi di ritorno catturarono un gran numero di navi spagnole dalle quali ottennero un gran numero di informazioni sull'Armada.[28][29] L'Inghilterra venne pervasa dal panico, in gran parte perché la flotta inglese si trovava in mare aperto con le coste inglesi in gran parte indifese.[15] Inoltre la relazione tra la regina Elisabetta I d'Inghilterra ed il conte di Essex[10] deteriorò ulteriormente e Charles Howard, conte di Nottingham, sostituì lo stesso conte di Essex al comando della flotta inglese. Howard immediatamente inviò la flotta a dare la caccia agli spagnoli, anche se molte navi erano ormai riuscite a raggiungere i loro porti di partenza.[30] Ogni altra nave rimasta indietro venne catturata con gli uomini che trasportava e gli interi equipaggi a bordo.[9][28][31] Filippo accusò del fallimento dell'impresa i comandanti dell'Armada, in particolare Padilla.[27][32] L'Armada fu l'ultimo tentativo di invasione che Filippo II portò avanti prima della sua morte.[3]

  1. ^ Wilson p 162
  2. ^ Edward Tenace, A Strategy of Reaction: The Armadas of 1596 and 1597 and the Spanish Struggle for European Hegemony, in English Historical Review, Oxford Journals, vol. 118, n. 478, 2003, p. 882.
  3. ^ a b Cruz p 143
  4. ^ a b McCoog pg 400-01
  5. ^ Nolan p 971
  6. ^ a b MacCaffrey p 130
  7. ^ Graham pp 214-15
  8. ^ a b Hume pp 262-63
  9. ^ a b c Wernham pp 188-89
  10. ^ a b Hume p 256
  11. ^ a b Wernham p 184-85
  12. ^ Tenace pp 869-72
  13. ^ Adolphus William Ward, The Cambridge modern history Volume 3, 1905, p. 529.
  14. ^ Bardon p 158
  15. ^ a b c Bicheno p 293
  16. ^ a b c Graham Darby, Spanish Armada of 1597?, in The Historian, n. 53-60, 1997, pp. 50-52.
  17. ^ R. A. Roberts, Calendar of the Cecil Papers in Hatfield House, Volume 7: 1597, in Sir George Carew to Robert Cecil, University of London & History of Parliament Trust.
  18. ^ Glete pp 162-63
  19. ^ Calendar of the Cecil Papers in Hatfield House, Volume 7: November 1597, 16-30, Cecil Papers:, 1899, pp. 483-500.
  20. ^ Simpson p 37
  21. ^ a b Graham pp 212-13
  22. ^ Nelson p 205
  23. ^ Kamen pp 308-09
  24. ^ Polwhele, Richard, The Civil and Military History of Cornwall; with Illustrations from Devonshire, The British Library, Cadell and Davies, 1806, p. 80.
  25. ^ Elton p 383
  26. ^ Taunton p 191
  27. ^ a b Innes p 387
  28. ^ a b c Schomberg, Isaac, Naval Chronology, Or an Historical Summary of Naval and Maritime Events from the Time of the Romans, to the Treaty of Peace 1802: With an Appendix, Volume 1, 1802, pp. 32-33.
  29. ^ Richard Arthur, Edward & Montague Spencer Roberts, Salisbury & Giuseppi (a cura di), Calendar of the manuscripts of the Most Honourable the Marquess of Salisbury Volume VII, H.M.S.O, pp. 485-87.
  30. ^ Publications of the Navy Records Society, Volume 23, Navy Records Society, 1902, p. 73.
  31. ^ Thackeray/Findling p 235
  32. ^ Hammer (2003) pp 309-10

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